Cos’è la pittura intuitiva?

Non è necessario conoscere i mezzi e le tecniche, ma fidarsi di ciò che sentiamo e costruiamo momento per momento con l’uso del colore e delle forme che emergono sul foglio o la tela. Non si parte da un’idea o un progetto preciso, ma ci si abbandona al proprio estro immaginativo e creativo, si ritorna a giocare con ciò che ‘sembra’ o ‘potrebbe essere’… e nel divenire, il segno muta forma e si trasforma, liberando l’artista che è in noi.

Con il termine pittura intuitiva (ma potrebbe chiamarsi anche  pittura  spontanea, emozionale, immaginativa…) ci si riferisce a quella particolare modalità di esprimersi in modo libero, affidandosi al proprio sentire e alle emozioni del momento, lasciandosi guidare dall’intuito creativo e dall’emisfero destro del cervello.

Dipingere in questo modo ci dà la possibilità di svincolarci dalle trappole del pensiero e bypassare condizionamenti e strutture mentali per lasciare emergere la nostra parte più autentica e profonda. Attraverso le forme e  i colori, esplorando e usando tecniche diverse, raccontiamo ciò che le parole non sono in grado di esprimere, diamo voce a quelle parti di noi alle quali raramente concediamo di manifestarsi.

Abituati come siamo a progettare, controllare e definire a priori ogni cosa, può apparire difficile mollare i freni e lasciarsi fluire nel colore. La nostra energia creativa viene spesso ignorata e spenta da ruoli e situazioni vissute,  così a poco a poco diventiamo sordi al suo richiamo, smarriamo la strada e dimentichiamo che siamo esseri creativi per natura. Ricontattando le  emozioni e le qualità interiori sopite possiamo però facilmente risvegliarle e svilupparle.

Una delle tecniche più potenti per riconnettersi con la propria sorgente creativa è dipingere con le mani.

Le mani hanno una loro antica sapienza, se le lasci fare, sembrano quasi dipingere da sole. Basta intingerle nel colore e appoggiarle sul foglio e loro sanno come muoversi, sanno che ritmo prendere… Lasciare che le mani danzino liberamente sulla tela ti dà modo di tuffarti letteralmente nel dipinto, di avere con il colore un contatto diretto e non mediato dal pennello. Questo accende in noi un istinto profondo e ci aiuta a ristabilire un contatto con il nostro puer aeternus, ovvero il fanciullo eterno, l’essenza di chi siamo veramente, quella parte della nostra personalità che resta sempre bambina e che quindi mantiene sempre vivi in noi giocosità, stupore, curiosità, meraviglia e soprattutto creatività.

 

“Chi lavora con le mani è un operaio,

chi lavora con le mani e con la testa è un artigiano,

chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista.”

S. Francesco d’Assisi

 

Ci sono diversi percorsi possibili di esplorazione con la pittura intuitiva… quello che propongo è un percorso guidato, in diverse tappe, utilizzando mezzi e strumenti diversi (come anche momenti di meditazione e di ascolto interiore) che nel tempo costruiscono una storia: la nostra storia!   e i nostri elaborati divengono le pagine di un libro di esplorazione e scoperta di noi stessi e della nostra creatività.

Questo percorso va a incrementare la nostra fiducia e l’intelligenza emozionale e creativa.

(fonti: Antonietta Righetti, Livia Cuman, Marianne Cordier)

3 pensieri su “Cos’è la pittura intuitiva?”

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